24.2 - Con quale criterio va scelta la collocazione del beneficiario?

Il primo criterio è, come visto, la volontà del beneficiario. Qualora egli non sia in grado di compiere alcuna scelta, sarà l'ads, investito dei compiti di cura personae, a valutare e a sottoporre al giudice tutelare l'opzione reputata migliore per il Beneficiario.

Sarà, beninteso, la considerazione del best interest del beneficiario a condurre l'ads nella valutazione: l'amministratore avrà riguardo a tutte le circostanze del caso per decidere ove collocare l'interessato, ossia le necessità di assistenza, le modalità di cura, l'organizzazione interna della struttura, l'eventuale vicinanza a parenti o amici che possano visitarlo, etc. Nella realizzazione del best interest spesso si pone anche il problema dei costi e delle rette di ricovero in struttura, ed inevitabilmente la scelta andrà compiuta tenendo conto di tale imprescindibile elemento.

I parenti non possono interferire nelle scelte dell'ads, ma nel caso in cui i rapporti con i familiari siano buoni è assai opportuno consultarli, nell'interesse del beneficiario, in quanto possono fornire utili indicazioni per la realizzazione del miglior progetto di vita dell'amministrato.


Cosa cambieresti o aggiungeresti rispetto alle indicazioni di cui sopra?

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